Un suono fa si che le particelle (le molecole) dell'aria urtino le une contro le altre.
Le molecole prima vengono schiacciate, poi si espandano di nuovo, comunicando la loro energia alle molecole vicine.
Le singole molecole oscillano avanti e indietro, ma non si spostano nell'aria.
Le vibrazioni che si comunicano da molecola a molecola sono le cosiddette onde sonore.
Per capire questo meccanismo utilizza una fila di biglie a imitazione delle molecole nell'aria.
Metti quattro biglie in fila.
Poi lancia una quinta biglia, in modo che vada a colpire l'ultima della fila.
Una per una le biglie urteranno la vicina e cosi facendo trasferiranno energia.
Quando viene raggiunta, l'ultima biglia rotola via.
Il metodo sperimentale è il fondamento della fisica!!! Non basta guardare, occorre guardare con occhi che vogliono vedere, che credono in quello che vedono!
lunedì 22 dicembre 2014
sabato 13 dicembre 2014
IL SUONO
Siediti, chiudi gli occhi, e ascolta.
Dovunque, intorno a te, ci sono suoni.
Anche nelle notti più tranquille ci sono suoni come il traffico in lontananza, il fruscio delle foglie o il battito del tuo cuore.
I suoni possono essere prodotti da persone, animali, dalla natura che ci circonda, dalle macchine, possono essere rumorosi, dolci, o musicali.
Tutte le cose che producono suoni hanno un elemento in comune:fanno muovere l'aria avanti e indietro.
Questi movimenti oscillatori sono chiamati vibrazioni.
Se raggiungono il nostro orecchio, "sentiamo" il suono. Clicca su come è fatto l' orecchio.
Un piccolo esperimento domestico è il seguente:Costruire un cannone sonoro.
Materiali: un tubo di cartoncino (quello dell'asciugatutto va benissimo), della plastica per alimenti, forbici, nastro adesivo, una candela, un piatto di plastica.
Procedimento:
Sentirai un suono, come se avessi percosso un tamburello. Le vibrazioni della membrana di plastica del tamburo spingeranno l'aria interna al tubo facendola uscire dal forellino con la forza sufficiente a spegnere la candelina
Dovunque, intorno a te, ci sono suoni.
Anche nelle notti più tranquille ci sono suoni come il traffico in lontananza, il fruscio delle foglie o il battito del tuo cuore.
I suoni possono essere prodotti da persone, animali, dalla natura che ci circonda, dalle macchine, possono essere rumorosi, dolci, o musicali.
Tutte le cose che producono suoni hanno un elemento in comune:fanno muovere l'aria avanti e indietro.
Questi movimenti oscillatori sono chiamati vibrazioni.
Se raggiungono il nostro orecchio, "sentiamo" il suono. Clicca su come è fatto l' orecchio.
Un piccolo esperimento domestico è il seguente:Costruire un cannone sonoro.
Materiali: un tubo di cartoncino (quello dell'asciugatutto va benissimo), della plastica per alimenti, forbici, nastro adesivo, una candela, un piatto di plastica.
Procedimento:
- Chiudi le due estremità del tubo con la pellicola per alimenti, fissa l'estremità con il nastro isolante;
- Con le forbici, pratica un forellino nella plastica, a una delle due estremità;
- Metti nel piattino la candela fissandola al centro, accendi la candela;
- Disponi il tubo sonoro in modo che l'estremità con il forellino si trovi a 2-3 centimetri dalla fiamma della candela;
- Batti con un dito sull'altra estremità del tubo, la fiamma dovrebbe spegnersi.
Sentirai un suono, come se avessi percosso un tamburello. Le vibrazioni della membrana di plastica del tamburo spingeranno l'aria interna al tubo facendola uscire dal forellino con la forza sufficiente a spegnere la candelina
Etichette:
cannone,
esperimento,
oscilla,
sonoro,
suono,
udito,
vibrazioni
giovedì 11 dicembre 2014
COME ESSERE UNO BRAVO SCIENZIATO
Ricorda! Prima di cominciare gli esperimenti prendi nota dei seguenti suggerimenti:
- Raccogli tutti gli strumenti di cui ha bisogno prima di cominciare;
- Tieni un diario. Scrivi tutto quello che fai negli esperimenti e tutto quello che succede;
- Osserva i tuoi esperimenti con attenzione. A volte le cose accadono molto in fretta; potrebbe rivelarsi necessario condurre una prova più volte;
- Apporta piccole variazioni alla progettazione dei tuoi strumenti, per vedere se i risultati sono sempre identici;
- Realizza i tuoi esperimenti per mettere alla prova le tue idee su come funzionano le cose;
- Cerca esempi delle idee scientifiche descritte in questo blog, fra le cose di casa, nel mondo esterno;
- Non ti preoccupare se non capisci tutto ciò che vedi - ci sono sempre cose nuove da scoprire. Ricorda che molte delle scoperte scientifiche più famose sono avvenute per caso.
- Se l'esperimento non funziona la prima volta, prova ancora, oppure prova a condurlo in altro modo finché non hai successo;
- Se le tue risposte non sono identiche a quelle del libro, non ti preoccupare. Non vuol dire necessariamente che tu abbia torto. Vedi se riesci a capire che cosa è successo e perché.
mercoledì 10 dicembre 2014
ELETTRICITA' STATICA
L'elettricità è stata scoperta dai Greci circa 600 anni prima della nascita di Cristo.
Talete scoprì che, strofinandola con un tessuto, l'ambra acquistava la proprietà di attrarre piccoli oggetti. Cos'è l'ambra? L'ambra è una resina solidificata degli alberi!
Intorno al 1570, William Gilbert, uno scienziato inglese, fece studi simili: chiamò elettricità gli effetti che vedeva, dalla parola greca elektron che significa ambra.
Il tipo di elettricità sperimentato da Talete e Gilbert si chiama elettricità statica, il che significa che non è in movimento.
Si può generare elettricità statica strofinando fra loro degli oggetti: plastica, lana, carta, ecc.
Nei giorni freddi e secchi gli esperimenti riescono meglio, l'elettricità statica si conserva meglio nella plastica e nel nylon.
Talete scoprì che, strofinandola con un tessuto, l'ambra acquistava la proprietà di attrarre piccoli oggetti. Cos'è l'ambra? L'ambra è una resina solidificata degli alberi!
Intorno al 1570, William Gilbert, uno scienziato inglese, fece studi simili: chiamò elettricità gli effetti che vedeva, dalla parola greca elektron che significa ambra.
Il tipo di elettricità sperimentato da Talete e Gilbert si chiama elettricità statica, il che significa che non è in movimento.
Si può generare elettricità statica strofinando fra loro degli oggetti: plastica, lana, carta, ecc.
Nei giorni freddi e secchi gli esperimenti riescono meglio, l'elettricità statica si conserva meglio nella plastica e nel nylon.
Etichette:
atomi. ambra,
carta,
conservazione,
elettricità,
Gilbert,
lana,
plastica,
statica,
Talete
giovedì 20 novembre 2014
LA LEGGE DI STEVINO
In questo esperimento, misuriamo la pressione idrostatica ad ogni profondità, conoscendo la densità dello stesso fluido. l'esperienza, viene svolta con il liquido a contatto con l'aria esterna, quindi il fluido a contatto con la pressione atmosferica. Verifichiamo la proporzionalità diretta fra l'altezza della colonna di liquido e la differenza di pressione all'interno del liquido.
Di seguito il modello di esperienza proposto: la legge di Stevino
Di seguito il modello di esperienza proposto: la legge di Stevino
L'ACCELERAZIONE DI GRAVITA' 2
Questa esperienza molto facile da realizzare sfrutta la caduta dei gravi e la cinematica
cliccate sul collegamento per avere il modello di laboratorio: l'accelerazione di gravità 2
L'accelerazione di gravità g sperimentale viene calcolata applicando la cinematica, i requisiti pregressi richiesti sono: il MUA , concetto di accelerazione. Non usate in laboratorio oggetti che al contatto con il pavimento o chi per esso si possano frantumare.
cliccate sul collegamento per avere il modello di laboratorio: l'accelerazione di gravità 2
L'accelerazione di gravità g sperimentale viene calcolata applicando la cinematica, i requisiti pregressi richiesti sono: il MUA , concetto di accelerazione. Non usate in laboratorio oggetti che al contatto con il pavimento o chi per esso si possano frantumare.
IL PENDOLO SEMPLICE - Determinare l'accelerazione di gravità g
L'esperienza di laboratorio che propongo in questo post è molto semplice da realizzare se interessati cliccate qui: determinare l'accelerazione di gravità g
L'esperimento da un risultato più accurato se il Pendolo è piuttosto lungo, in laboratorio siamo riusciti ad arrivare a una lunghezza del pendolo di 2 metri, si ricorda che l'ampiezza massima è di circa 1/10 della lunghezza del pendolo.
L'esperimento da un risultato più accurato se il Pendolo è piuttosto lungo, in laboratorio siamo riusciti ad arrivare a una lunghezza del pendolo di 2 metri, si ricorda che l'ampiezza massima è di circa 1/10 della lunghezza del pendolo.
IL PENDOLO ELASTICO
Un altra esperienza da realizzare in laboratorio di Fisica è la seguente: verificare se il Periodo T dipende dalla costante K della molla, oppure dalla massa m applicata alla molla oppure dall'ampiezza h della molla.
Se interessati al modello dell'esperienza cliccare qui Pendolo elastico
Se interessati al modello dell'esperienza cliccare qui Pendolo elastico
Etichette:
costante elastica,
elastico,
k,
massa,
molla,
pendolo,
pendolo a molla
venerdì 10 ottobre 2014
Accelerazione
Trattiamo in questo post, un argomento classico: l'accelerazione!!!
Nella realtà che ci circonda la velocità non è sempre costante come nello studio effettuato con il moto rettilineo uniforme anzi possiamo affermare con sicurezza che questi sono una minima parte di tutti quelli possibili. Definiamo quindi l'accelerazione come il rapporto tra la variazione di velocità e l'intervallo di tempo.
accelerazione media
Poiché la misura della velocità viene eseguita indirettamente tramite il rapporto velocità su tempo, essa è una grandezza derivata che nel SI ha come unità di misura il metro al secondo quadrato, simbolo m/s2
a= v/t accelerazione istantanea (intervalli piccoli)
per un esempio pratico vi ramando al seguente link: http://ebook.scuola.zanichelli.it/romenirealta/cinematica/il-moto-in-una-dimensione/l-accelerazione-1#15139
il modello di laboratorio da me elaborato invece è il seguente: l'accelerazione
Nella realtà che ci circonda la velocità non è sempre costante come nello studio effettuato con il moto rettilineo uniforme anzi possiamo affermare con sicurezza che questi sono una minima parte di tutti quelli possibili. Definiamo quindi l'accelerazione come il rapporto tra la variazione di velocità e l'intervallo di tempo.
Poiché la misura della velocità viene eseguita indirettamente tramite il rapporto velocità su tempo, essa è una grandezza derivata che nel SI ha come unità di misura il metro al secondo quadrato, simbolo m/s2
a= v/t accelerazione istantanea (intervalli piccoli)
per un esempio pratico vi ramando al seguente link: http://ebook.scuola.zanichelli.it/romenirealta/cinematica/il-moto-in-una-dimensione/l-accelerazione-1#15139
il modello di laboratorio da me elaborato invece è il seguente: l'accelerazione
Etichette:
a,
accelerazione,
gravità,
intervallo,
tempo,
velocità
sabato 20 settembre 2014
MODELLO DI RELAZIONE PER IL LABORATORIO DI FISICA
Salve a tutti, di seguito troverete lo schema di relazione di Fisica da compilare in ogni sua parte dopo ogni esperimento svolto in laboratorio, ricordo che i file scaricabili sono in due versione: formato word (pacchetto office) e formato documento di testo (pacchetto open office) a voi la scelta.
Buon lavoro!!!Modello relazione formato open office
Modello relazione formato word di office
martedì 3 giugno 2014
Il peso specifico
PESO SPECIFICO E DENSITA'
Tabella generica peso specifico
Osserviamo che uguali volumi di diverse sostanze hanno masse diverse:
per esempio, 1m^3 di acqua ha una massa di 1000kg, mentre 1m^3 di ferro
ha una massa di 7800kg, 1m^3 di olio ha una massa di circa 800kg.
Tali diversita di massa sono da attribuire alle diverse sostanze e non alla quantità considerata.
Per individuare tali diversita si ricorre alle definizioni di
DENSITA' e PESO SPECIFICO:
DENSITA': la densita di una sostanza e il rapporto tra la massa e il
volume. Essa si esprime in kg/m^3 oppure g/cm^3
Equivalenze: kg/m^3 → g/cm^3 si divide per 1000 g/cm^3 → kg/m^3 si moltiplica per 1000
PESO SPECIFICO. Il peso specifico e il rapporto tra il peso e il volume.
Esso di esprime in N/m^3
Problema: spesso massa e peso vengono identificati erroneamente e perciò si parla di peso specifico, quando il termine corretto sarebbe densita. In tal caso, quando cioe si indica il peso specifico in kg/m^3, si pensa ai kg
come se fossero kgP, cioe al peso di 1kg.
FORMULE
ps=P/V (kg/m^3)
P = ps x V (kg)
V = P/ ps (m^3)
Tabella generica peso specifico
martedì 27 maggio 2014
I fluidi 2
I fluidi
CONDIZIONE DI
EQUILIBRIO DEI FLUIDI
Principio di Pascal
Una pressione esercitata in un punto qualsiasi di un fluido
si trasmette all’interno di esso in tutte le direzioni con la stessa intensità.
APPLICAZIONE: TORCHIO
IDRAULICO (macchina vantaggiosa)
S2
cioè: F1 = F2 à
S2 = F2
S1
S2 S1
F1
Poiché: S2 > 1 è F2 > 1
S1 F1
Cioè: F2 > F1
Principio dei vasi comunicanti
Se più recipienti tra loro sono riempiti di liquido, la
superficie libera del liquido si dispone su un unico piano orizzontale.
Volume
proprio Volume non proprio
Forma non
propria Forma non propria
IDROSTATICA : studio dell'
EQUILIBRIO DEI FLUIDI
MODELLO DI FLUIDO : -molecole disposte a strati sovrapposti;
-gli strati possono scorrere gli uni sugli altri;
-assenza
di attrito;
DENSITA' : caratteristica della
sostanza di cui è fatto un corpo
- ASSOLUTA = rapporto
tra massa e volume
d= m [ Kg oppure g = 10³ Kg ]
v m³ cm³ m³
- RELATIVA = densità assoluta
sostanza di riferimento
posta uguale a 1 g/cm³ = 1000 Kg/m³
drel = d
dH2O
PESO SPECIFICO : rapporto
tra peso e volume
Ps = P =
mg = dg [ N ]
V V m³
PRESSIONE= FORZA PERPENDICOLARE* [Pascal= Newton]
SUPERFICIE m2
SUPERFICIE m2
Unità di misura della pressione
PRESSIONE IDROSTATICA: differenza
di pressione all’interno di un liquido (Δp)
h= altezza del liquido fra le sezioni considerate
Se la quota maggiore è la superficie libera: p=dgh
PRESSIONE ATMOSFERICA: pressione esercitata dall’aria
ESPERIENZA DI TORRICELLI:
all’equilibrio* P2 = P1
con P2 = pressione atmosferica
con P2 = pressione atmosferica
P1 = pressione
idrostatica
Risulta h=76 cm = 0,76
m quindi
Patm = dHggh ~ 10 5 Pa = 1 atm
dipende dall’altitudine
PRESSIONE ASSOLUTA: Pressione idrostatica + pressione atmosferica
Patm = dHggh ~ 10 5 Pa = 1 atm
dipende dall’altitudine
PRESSIONE ASSOLUTA: Pressione idrostatica + pressione atmosferica
Iscriviti a:
Post (Atom)